Mafalda Favero, nome d'arte di Giuseppina Favero (Portomaggiore, 5 gennaio 1905 – Milano, 3 settembre 1981) è stata un soprano italiano. All'età di diciassette anni iniziò lo studio del canto con Alessandro Vezzani al Conservatorio di Bologna, attirando l'attenzione di Franco Alfano. Iniziò la carriera nel 1926 a Cremona con lo pseudonimo di Maria Bianchi, interpretando poi diversi ruoli a Parma nei due anni successivi, prima di giungere al Teatro alla Scala, dove debuttò nel 1929 nel ruolo di Eva ne I maestri cantori di Norimberga, con la direzione di Arturo Toscanini. Divenne una presenza fissa alla Scala fino al 1950, esibendosi inoltre all'Opera di Roma e negli altri principali teatri italiani. Apparve anche all'estero: Royal Opera House di Londra nel 1937 e nel 1939, Stati Uniti (Metropolitan Opera House e San Francisco Opera) nel 1938, Buenos Aires nel 1941.
I ruoli che la resero celebre furono in primis Manon, che le permise di esprimere tutte le doti di cantante-attrice, e poi Mimì, Liù, Butterfly, Adriana. Il vasto repertorio comprendeva anche opere di autori contemporanei: cantò nelle prime rappresentazioni de L'ultimo Lord di Alfano, Pinotta di Mascagni, La farsa amorosa di Zandonai, Il Campiello e La dama boba di Wolf Ferrari. Particolarmente attratta da Madama Butterfly, attribuì a ciò il motivo del suo ritiro dalle scene nel 1954, affermando: "il ruolo di Cio-Cio-San è stata la mia rovina. Cantarlo come ho fatto, dando tutto ciò che avevo e forse anche di più, esigeva il pagamento di un prezzo enorme. So benissimo che Butterfly ha abbreviato la mia carriera di almeno cinque anni". Giulietta Simionato aggiunse: "...ha donato una gran parte di se stessa, più di quanto fosse bene per lei, ma il risultato è stato estremamente commovente". Sposò nel 1942 Giacomo il medico Mario Giacomo Signorelli ed ebbe una figlia.Una scultura di Massimo Gardellini la ricorda a Portomaggiore.
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Opere incise in studio e dal vivo
Mefistofele (Margherita), con Nazzareno De Angelis, Antonio Melandri, Giannina Arangi Lombardi, dir. Lorenzo Molajoli - Columbia 1931
Turandot (Liù; selez.), dal vivo Londra 1937, con Eva Turner, Giovanni Martinelli, dir. John Barbirolli - Classical Moments
Manon (selez., in ital.), dal vivo La Scala 1947, con Giuseppe Di Stefano, Mario Borriello, dir. Antonio Guarnieri - Cetra/Myto
Adriana Lecouvreur, con Nicola Filacuridi, Elena Nicolai, Luigi Borgonovo, dir. Federico Del Cupolo - Colosseum/RCA 1949
Nicola Filacuridi, in lingua greca: Νικόλαος Φυλακουρίδης, Nikólaos Phylakourídēs (Alessandria d'Egitto, 1º gennaio 1920 – Sydney, 12 febbraio 2009), è stato un tenore italiano di origine greca. Scopertosi un precoce talento musicale, studiò canto ad Alessandria con il maestro Ettore Cordone, debuttando nel 1945 al Teatro dell'Opera del Cairo in Cavalleria rusticana. L'anno seguente partì per l'Italia per continuare gli studi con Federico Del Cupolo, esordendo nel 1949 a Savona ne La traviata. L'anno successivo fu al Teatro dell'Opera di Roma in Adriana Lecouvreur, cantando successivamente a Trieste, Venezia, Parma, Torino, Firenze, Napoli. Debuttò alla Scala di Milano nel 1953 nell'opera contemporanea Leonore 40/45 di Rolf Liebermann, prendendo parte anche, nel 1957, alla prima rappresentazione de I dialoghi delle Carmelitane. Ancora del repertorio moderno interpretò nel 1958 Mathis der Maler di Paul Hindemith. Sempre negli anni cinquanta, registrò alcune opere per la televisione italiana: Lucia di Lammermoor, La traviata, Adriana Lecouvreur, Un ballo in maschera, Madama Butterfly. Le apparizioni in TV contribuirono ad assicurargli una notevole popolarità.
In campo internazionale apparve alla Monte Carlo Opera, al Teatro La Monnaie di Bruxelles, alla Opera di Stato di Vienna, alla Royal Opera House di Londra e ai festival lirici di Aix-en-Provence e Glyndebourne. Cantò anche in Spagna, Portogallo, Argentina, Brasile, a Dallas e alla Sydney Opera House. Nel 1964 si trasferì con la famiglia in Australia, dove fece le ultime esibizioni alla "Elizabethan Theatre Trust Opera" di Sydney, apparendo anche in Nuova Zelanda. Interpretò circa sessantacinque ruoli: oltre ai titoli già citati, Rigoletto, La bohème, Tosca, Les contes d'Hoffmann, Louise, Werther, Idomeneo, Lohengrin. Contribuì inoltre a "creare" i ruoli de Il furioso all'isola di San Domingo di Donizetti, Il cappello di paglia di Firenze di Rota, La guerra di Rossellini.
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Discografia
Adriana Lecouvreur, con Mafalda Favero, Elena Nicolai, Luigi Borgonovo, dir. Federico Del Cupolo - Colosseum/RCA 1949
La traviata (DVD), con Rosanna Carteri, Carlo Tagliabue, dir. Nino Sanzogno - video-RAI 1954 ed. Encore
Adriana Lecouvreur (DVD), con Marcella Pobbe, Fedora Barbieri, Otello Borgonovo, dir. Alfredo Simonetto - video-RAI 1955 ed. House of Opera/GOP (solo audio)
Carmen, con Jean Madeira, Janette Vivalda, Michel Roux, dir. Pierre Dervaux - Vox 1956
La traviata, con Renata Tebaldi, Ugo Savarese, dir. Tullio Serafin - dal vivo Firenze 1956 ed. Opera Lovers
Un ballo in maschera (DVD), con Marcella Pobbe, Rolando Panerai, Lucia Danieli, dir. Nino Sanzogno - video-RAI 1956 ed. House of Opera
I dialoghi delle Carmelitane (in ital.), con Leyla Gencer, Gigliola Frazzoni, Virginia Zeani, Scipio Colombo, Eugenia Ratti, Fiorenza Cossotto, dir. Nino Sanzogno - dal vivo La Scala 1957 ed. Legendary Recordings/Opera Lovers
Adriana Lecouvreur, con Renata Tebaldi, Miriam Pirazzini, Renato Capecchi, dir. Francesco Molinari Pradelli - dal vivo Napoli 1958 ed. Lyric Distribution
Il furioso all'isola di San Domingo, con Gabriella Tucci, Giuliana Tavolaccini, Ugo Savarese, dir. Franco Capuana - dal vivo Siena 1958 ed. Melodram
Lucia di Lammermoor (DVD), con Anna Moffo, Dino Dondi, dir. Fernando Previtali - video-RAI 1959 ed. House of Opera
La traviata, con Renata Scotto, Mario Sereni, dir. Fernando Previtali - dal vivo Milano-RAI 1959 ed. Opera Depot
I puritani, con Joan Sutherland, Ernest Blanc, Giuseppe Modesti, dir. Vittorio Gui - dal vivo Glyndebourne 1960 ed. Lyric Distribution/SRO
Lucilla Udovich (Denver, 9 febbraio 1930 – Roma, 9 luglio 1999) è stata un soprano statunitense. Di origine croata, nacque e crebbe in California, dove studiò canto, violino, piano e solfeggio alla Scuola Musicale della Comunità di San Francisco. Continuò poi lo studio a New York presso la Columbia University e l'Hunter College, cantando in chiesa e in commedie musicali. Dopo aver preso parte ad alcuni concerti a Milano, si trasferì a Roma dove rimase per il resto della vita. Il debutto nell'opera avvenne con Agnese di Hohenstaufen al Maggio Musicale Fiorentino nel 1954, venendo subito chiamata al Glyndebourne Festival Opera per interpretare Elettra in Idomeneo. L'anno successivo inaugurò il "Maggio fiorentino" con Antigone di Tommaso Traetta e fu chiamata da Beniamino Gigli a cantare nel suo ultimo giro di concerti in Italia. Apparve in seguito nei principali teatri italiani: Opera di Roma, Teatro Comunale di Firenze, La Fenice di Venezia, Teatro San Carlo di Napoli e fu invitata al Festival Puccini di Torre del Lago in occasione del centenario della nascita del compositore. Affrontò un repertorio operistico prevalentemente lirico spinto e drammatico; si esibì inoltre come voce solista con l'Orchestra di Santa Cecilia ne Il castello del principe Barbablù di Béla Bartók, nella Messa di requiem verdiana e nella Petite Messe Solennelle di Rossini. Con l'Orchestra della RAI eseguì Peter Grimes e Requiem di guerra di Benjamin Britten e i Gurrelieder di Arnold Schönberg. Al di fuori dell'Italia tenne spettacoli e concerti a Buenos Aires, Città del Messico, Barcellona, Zagabria, Ankara, Tel Aviv, Oslo, Dublino, Parigi, Londra, San Francisco, Los Angeles, Pittsburgh, New Orleans, Houston. Dopo circa un decennio di carriera fu costretta ad abbandonare a causa di forti dolori alla schiena, dedicandosi all'insegnamento.
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Discografia
Idomeneo (Elettra), HMV 1954, con Richard Lewis, Léopold Simoneau, Sena Jurinac, dir. John Pritchard
Agnese di Hoenstaufen, dal vivo Firenze 1954, con Franco Corelli, Dorothy Dow, Francesco Albanese, Giangiacomo Guelfi, Anselmo Colzani, dir. Vittorio Gui
Fedra, dal vivo radio RAI Milano 1958, con Agostino Lazzari, Angelica Tuccari, Renata Mattioli, Ortensia Baggiato, Renato Cesari, dir. Angelo Questa
Turandot, video-RAI 1958, con Franco Corelli, Renata Mattioli, Plinio Clabassi, dir. Fernando Previtali
La Gioconda, dal vivo Buenos Aires 1960, con Flaviano Labò, Aldo Protti, Mignon Dunn, Norman Scott, dir. Carlo Felice Cillario
Nabucco, dal vivo San Francisco 1961, con Ettore Bastianini, Giorgio Tozzi, Renato Cioni, dir. Francesco Molinari Pradelli
Turandot, dal vivo Napoli 1962, con Franco Corelli, Leyla Gencer, dir. Oliviero De Fabritiis
Riccardo III, dal vivo Sassari 1963, con Nicola Rossi-Lemeni, Franco Bonisolli, Antonietta Pastori, Walter Alberti, Tommaso Frascati, dir. Nino Bonavolontà
Aida, dal vivo New Orleans 1964, con Sándor Kónya, Oralia Domínguez, Cesare Bardelli, dir. Renato Cellini
Magda László (Marosvásárhely, 14 giugno 1912 – Nepi, 2 agosto 2002) è stata un soprano ungherese, che ha legato il suo nome soprattutto a opere del XX secolo. Studiò all'Accademia Musicale Franz Liszt di Budapest, e debuttò al Teatro dell'Opera della stessa città nel 1943, come Elisabeth nel Tannhäuser di Wagner; più tardi interpretò Amelia nel Simon Boccanegra di Verdi. Nel 1946 si trasferì in Italia, dove apparve spesso in concerto con il pianista Luigi Cortese. Più tardi cantò regolarmente al Teatro dell'Opera di Roma e alla Scala di Milano. Fu la prima interprete del ruolo della madre nel Prigioniero di Dallapiccola, sia nella trasmissione radiofonica del 1949 che alla prima scenica al Teatro comunale di Firenze il 20 maggio 1950; interpretó ancora questo ruolo al Teatro Carlo Felice nel 1962 accanto a Scipio Colombo. Attrice e musicista dal canto raffinato, cantò numerose parti in lavori contemporanei italiani di Malipiero, Ghedini e Lualdi. Non tralascio, però, il repertorio tardo-ottocentesco, interpretando la figura di Asteria nel Nerone di Arrigo Boito, nel 1950, accanto ad Antonio Annaloro e a Carlo Tagliabue, alle Terme di Caracalla di Roma. Apparve anche al Festival di Glyndebourne, in particolare nel 1953 come protagonista nell'Alceste di Gluck, nel 1954 come Dorabella in Così fan tutte di Mozart, nel 1962 come Poppea ne L'incoronazione di Poppea di Monteverdi. Nel 1954 fu la prima interprete di Cressida in Troilus and Cressida di William Walton alla Royal Opera House di Londra. Diede interpretazioni significative anche in Daphne di Richard Strauss, nella Turandot di Busoni, come Marie nel Wozzeck di Berg, come Isotta in Tristano e Isotta e come Senta ne L'olandese volante di Wagner. Registrò anche numerose cantate di Bach, diretta da Hermann Scherchen.
Licia Albanese (Torre Pelosa, 22 luglio 1909 – New York, 15 agosto 2014) è stata un soprano italiano naturalizzato statunitense. Nata a Torre Pelosa, frazione del comune di Noicattaro, divenuta in seguito quartiere di Bari col nome di Torre a Mare, debuttò in modo non ufficiale a Milano nel 1934, sostituendo all'ultimo momento la protagonista di Madama Butterfly, opera per la quale sarebbe diventata famosa e che in oltre quarant'anni di attività avrebbe interpretato più di 300 volte. Seguirono nello stesso anno presenze al Teatro Municipale di Bari ne La bohème e al Teatro Regio di Parma ancora con Madama Butterfly. Alla fine del 1935 vi fu il debuttò al Teatro alla Scala nel ruolo di Lauretta in Gianni Schicchi. Presto ottenne grandi successi in Italia, Francia e Inghilterra, specialmente nei ruoli di Micaela, Suzel, Cio Cio San. A seguito delle affermazioni in Europa, fu chiamata al Metropolitan Opera di New York, dove esordì il 9 febbraio 1940, nella prima delle 72 recite di Madama Butterfly che avrebbe cantato al vecchio Metropolitan Opera House. Il successo fu immediato e fu l'inizio di una lunga presenza al Met per 26 stagioni consecutive, in 427 rappresentazioni e 17 ruoli. Lasciò improvvisamente il teatro nel 1966 a seguito d’incomprensioni con il direttore artistico Rudolf Bing.
Nel 1946 Arturo Toscanini la invitò a cantare Mimì con la NBC Symphony Orchestra in occasione del cinquantenario della prima de La bohème, da lui stesso diretta nel 1896. A seguito del successo ottenuto, la chiamò di nuovo per La traviata. Di entrambe le esecuzioni, trasmesse per radio in forma di concerto, sono rimaste le registrazioni. In particolare la vivacità del tempi toscaniniani ne La traviata le creò problemi, specialmente per la scena della festa del primo atto. Nonostante le insidie insite in uno spettacolo dal vivo, la Albanese superò le difficoltà tecniche dell'opera. Dichiarò: "Maria Callas mi chiese una volta come avevo fatto e le risposi che Toscanini volle così". In seguito la Albanese disse: "Toscanini mi disse: dovrebbe essere come lo champagne. Io mi lagnai e lui disse: lei può farlo. Prima di cantare la parte andai in un ospedale a studiare il comportamento dei malati di tubercolosi ed imparai quanto qualche volta possono essere isterici." Cantò anche per vent'anni, dal 1941 al 1961, alla San Francisco Opera, interpretando 22 ruoli in 120 rappresentazioni, stabilendo un lungo sodalizio artistico con il direttore Gaetano Merola. Apparve nella edizione di Otello di Giuseppe Verdi del 1948 che fu la prima opera teletrasmessa in diretta dal Metropolitan Opera, entrando a far parte della prima generazione di cantanti lirici ad apparire in video.
Dopo una carriera che attraversava sette decenni continuò a cantare in qualche raro concerto. Dopo averla sentita nell'inno nazionale durante un'apertura di stagione al Met, Stephen Sondheim e Thomas Z. Shepard le offrirono il ruolo di Heidi Schiller in Follies, che eseguiì all'Avery Fisher Hall di New York nel 1985. Nel corso della stagione di primavera del 1987 al Theatre Under the Stars di Houston fu protagonista in un revival scenico di Follies. Fu presidente della The Licia Albanese-Puccini Foundation, fondata nel 1974 allo scopo di assistere giovani artisti e cantanti. Insegnò presso la Juilliard School of Music, la Manhattan School of Music e il Marymount Manhattan College oltre a tenere master classes in tutto il mondo. Licia Albanese divenne cittadina statunitense nel 1945, quando sposò il banchiere Joseph Gimma, con il quale ebbe il figlio Joseph Gimma jr. Morì all'età di 105 anni nella sua casa di Manhattan.
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Opere incise in studio
La bohème - Licia Albanese, Beniamino Gigli, Afro Poli, dir. Umberto Berrettoni - HMV 1938
Carmen - Risë Stevens, Jan Peerce, Licia Albanese, Robert Merrill, dir. Fritz Reiner - RCA 1951
Manon Lescaut - Licia Albanese, Jussi Björling, Robert Merrill, dir. Jonel Perlea - RCA 1954
Gabriella Gatti (Roma, 5 luglio 1905 – Roma, 22 ottobre 2003) è stata un soprano italiano. Nel 1926, a diciotto anni, si diplomò in pianoforte all'Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Dopo i corsi di perfezionamento al Teatro Reale, nel 1933 debuttò in Nabucco al Politeama di Firenze, accanto a Carlo Galeffi e con la direzione di Vittorio Gui. Nel 1934 fu Euridice ne L'Orfeo di Claudio Monteverdi al Teatro dell'Opera di Roma, dove nello stesso anno apparve anche in Fedra di Ildebrando Pizzetti, l'anno successivo in Otello e nel 1936 ne La forza del destino accanto a Beniamino Gigli. Nel 1938 debuttò al Teatro alla Scala in Silvano di Pietro Mascagni. Durante la guerra ricoprì nel 1942 il ruolo di Maria nella prima italiana di Wozzeck di Alban Berg. In quegli anni conobbe e divenne amica della violinista Gioconda De Vito, alla quale rimase legata fino alla scomparsa. Dopo l'interpretazione in Pulcinella di Igor' Fëdorovič Stravinskij e in Miserere di Niccolò Jommelli nei primi anni cinquanta, fece l'ultima apparizione pubblica in un concerto per la RAI il 14 marzo 1953. Oltre al repertorio operistico interpretò arie da concerto, lieder, oratori e musica sacra. La documentazione relativa alla sua attività artistica fa parte dell'Archivio storico del Teatro dell'Opera di Roma. Era sorella dell'archeologo Guglielmo Gatti.
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Opere incise in studio
Le nozze di Figaro (Contessa), con Italo Tajo, Sesto Bruscantini, Alda Noni, Iolanda Gardino, dir. Fernando Previtali - Cetra 1951
Nabucco (Fenena), con Paolo Silveri, Caterina Mancini, Antonio Cassinelli, Mario Binci, dir. Fernando Previtali - Cetra 1951
Gabriella Tucci (Roma, 4 agosto 1929 – Roma, 9 luglio 2020) è stata un soprano italiano.Si formò presso il Conservatorio Santa Cecilia con Leonardo Filoni (che divenne poi suo marito), debuttando a Spoleto nel 1951 col Teatro lirico sperimentale ne La forza del destino, a fianco di Beniamino Gigli. Dopo alcuni anni di "gavetta", nel 1959 vi fu il debutto al Teatro alla Scala di Milano come Mimì ne La bohème e quello negli Stati Uniti alla San Francisco Opera. L'anno seguente debuttò alla Royal Opera House di Londra in Aida ed esordì al Metropolitan Opera in Madama Butterfly. Cantò in 259 rappresentazioni al Met. Si esibì regolarmente nei principali teatri americani fino al 1972 in molteplici ruoli (Euridice, Marguerite, Leonora de Il trovatore e La forza del destino, Violetta, Aida, Desdemona, Alice e altri), oltre a far ritorno periodicamente in Italia (La Scala, Roma, Verona, Firenze) ed apparire a Vienna, Berlino, Mosca, Tokyo, Buenos Aires.Fu una versatile cantante-attrice, in grado di affrontare una vasta gamma di ruoli, dal bel canto al verismo, come Elvira ne I puritani, Gilda in Rigoletto, Violetta ne La traviata, Maddalena in Andrea Chénier, Tosca.
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Opere incise in studio
Pagliacci, con Mario del Monaco, Cornell MacNeil, Renato Capecchi, Piero De Palma - Dir. Francesco Molinari Pradelli - Decca 1959
Il trovatore, con Franco Corelli, Robert Merrill, Giulietta Simionato, Ferruccio Mazzoli - Dir. Thomas Schippers - EMI 1964
Robert Andrew Lloyd (Southend-on-Sea, 2 marzo 1940) è un basso inglese. Inizialmente ha tentato la carriera di storico, per poi dedicarsi al canto all'età di 28 anni. Nel 1972 è stato nominato Principal Bass al Covent Garden di Londra, dove ancora oggi canta Mozart, Verdi e Wagner. Robert Lloyd ha inoltre cantato al Teatro alla Scala di Milano; L'olandese volante e Parsifal di Wagner sotto la direzione di Riccardo Muti, alla San Francisco Opera; Don Carlos di Verdi e L'incoronazione di Poppea di Monteverdi, all'Opera di Chicago; Simon Boccanegra con la direzione di Daniele Gatti, alla Deutsche Opera di Berlino; Tristan und Isolde, al NetherlandsOpera; Pelléas et Mélisande e Tristan und Isolde, al Festival di Salisburgo dove cantò i suoi primi ruoli mozartiani. È apparso in una rappresentazione televisiva de Il castello del principe Barbablù di Béla Bartók sulla BBC2, che ha ricevuto il Royal Philharmonic Society Award per la televisione e da cui è stato tratto un DVD (Warner Classic, 1988). Robert Lloyd è stato nominato Commendatore dell'Impero Britannico (CBE) dalla regina Elisabetta II.
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Opere incise in studio
Albert Herring [as Superintendent Budd] (conductor: Steuart Bedford), 1996, Naxos
Il barbiere di Siviglia (conductor: Sir Neville Marriner), 1983, Philips
Béatrice et Bénédict (conductor: Sir Colin Davis), 1977, Philips
La bohème (conductor: Sir Colin Davis), 1979, Philips
I Capuleti e i Montecchi (conductor: Giuseppe Patanè, 1975, EMI
Carmen (conductor: Claudio Abbado), 1977, DG
Les contes d'Hoffmann [as Crespel] (conductor: Julius Rudel), 1972, Westminster
Don Giovanni (conductor: Sir Neville Marriner), 1990, Philips
Don Carlo (conductor: Bernard Haitink), 1997, Philips
The Dream of Gerontius (conductor: Sir Adrian Boult), 1975, EMI
Die Entführung aus dem Serail (conductor: Sir Colin Davis), 1978, Philips
La fanciulla del West (conductor: Zubin Mehta), 1977, DG
Fidelio (conductor: David Parry), 2005, Chandos
Lucia di Lammermoor (conductor: Nicola Rescigno), 1983, EMI
Macbeth (conductor: Giuseppe Sinopoli), 1983, Philips
A Midsummer Night's Dream (conductor: Sir Colin Davis), 1996, Philips
Le nozze di Figaro (conductor: Sir Neville Marriner), 1986, Philips
Parsifal (conductor: Armin Jordan), 1981, Erato
Das Rheingold (conductor: Sir Reginald Goodall), 1975, Chandos
Werther (conductor: Sir Colin Davis), 1981, Philips
Die Zauberflöte (conductor: Sir Charles Mackerras), 1991, Telarc
Judith Raskin (New York, 21 giugno 1928 – New York, 21 dicembre 1984) è stata un soprano statunitense. Fu il padre che ne ha suscitò l'interesse per la musica negli anni infantili, così che la Raskin presto iniziò a studiare violino e pianoforte, prima di rivolgere la sua attenzione al canto. Nel 1945 si diploma alla Roosevelt High School di Yonkers e frequenta lo Smith College, dove si laurea in musica. Durante gli anni di college inizia a prendere le prime lezioni di canto. Dopo aver vinto il premio Marian Anderson nel 1952 e nel 1953, inizia ad esibirsi in concerto in tutti gli Stati Uniti. Ottiene fama nazionale nel 1957 per la partecipazione alla prima americana televisiva de I dialoghi delle Carmelitane di Poulenc. La sua notorietà cresce nel luglio dello stesso anno quando canta in una versione in forma di concerto de La Bohème con la Symphony of the Air a Central Park. Nel 1959 entra a far parte della New York City Opera, debuttando in Così fan tutte. Nel 1962 debutta come Susanna ne Le nozze di Figaro al Metropolitan, dove si esibisce regolarmente per un decennio, in ruoli come Sophie, Pamina, Nannetta, Micaela, Marzelline, per un totale di 109 rappresentazioni.
È stata insegnante alla Manhattan School of Music. È morta di carcinoma alle ovaie.
Giacinto Prandelli (Lumezzane, 8 febbraio 1914 – Milano, 14 giugno 2010) è stato un tenore italiano. Studiò con Grandini a Brescia e Fornarini a Roma, debuttando nel 1940 ne Il Mito di Caino di Franco Margola al Teatro Donizetti di Bergamo, dove ritornò due anni dopo ne La bohème. Seguirono l'esordio al Teatro dell'Opera di Roma ne La traviata nel 1943 e apparizioni a Firenze, Bologna, Genova, Palermo. Nel 1948 debuttò alla Scala nel concerto commemorativo di Arrigo Boito diretto da Arturo Toscanini, eseguendo una selezione di Mefistofele e la Nona sinfonia di Beethoven. Sempre alla Scala, nel 1950, ancora con Toscanini, apparve nella Messa di requiem di Verdi e nel 1951 ne La traviata, con Renata Tebaldi e la direzione di Victor de Sabata. Dagli anni cinquanta iniziò la carriera internazionale apparendo a Lisbona, Barcellona, Monte Carlo, Buenos Aires. Del 1951 fu il debutto al Metropolitan di New York, seguito dalla San Francisco Opera nel 54 e dalla Lyric Opera di Chicago nel 56.
Si distinse come tenore lirico nel repertorio italiano (Edgardo, Duca di Mantova, Alfredo, Rodolfo, Pinkerton, Faust) e francese (Werther, Des Grieux, Faust), con puntate nel campo del lirico spinto (Manon Lescaut, La Gioconda, Adriana Lecouvreur). Affrontò inoltre il repertorio moderno di autori come Wolf Ferrari, Alfano, Menotti, Respighi. Nel 1976 diede l'addio alle scene volendosi esibire una volta a Brescia, sua città capoluogo, dove interpretò Francesca da Rimini al Teatro Grande. (da Wikipedia, mod.)
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Opere incise in studio
Fedora, con Maria Caniglia, Scipio Colombo, dir. Mario Rossi - Cetra 1950
Francesca da Rimini, con Maria Caniglia, Carlo Tagliabue, dir. Antonio Guarnieri - Cetra 1950
La bohème, con Renata Tebaldi, Giovanni Inghilleri, Hilde Gueden, Raffaele Arié, dir. Alberto Erede - Decca 1951
Adriana Lecouvreur, con Carla Gavazzi, Mitì Truccato Pace, Saturno Meletti, dir. Alfredo Simonetto - Cetra 1951
Lucia di Lammermoor, con Renata Ferrari-Ongaro, Philip Maero, Norman Scott, dir. Jonel Perlea - Remington 1951
Manon (DVD, in ital.), con Rosanna Carteri, Afro Poli, dir. Vittorio Gui - video-Rai 1952 ed. VAI/GOP (solo audio)
La rondine, con Eva de Luca, Ornella Rovero, Vladimiro Pagano, dir. Federico Del Cupolo - HMV 1953
Amelia al ballo, con Margherita Carosio, Rolando Panerai, Maria Amadini, dir. Nino Sanzogno - HMV 1953-54
Il tabarro, con Tito Gobbi, Margaret Mas, Miriam Pirazzini, Piero De Palma, dir. Vincenzo Bellezza - HMV 1955
Mefistofele, con Boris Christoff, Orietta Moscucci, dir. Vittorio Gui - HMV 1956
Manon Lescaut (DVD), con Clara Petrella, Enzo Sordello, dir. Angelo Questa - video-Rai 1956 ed. Encore/GOP (solo audio)
Giacomo Aragall, nome d'arte italianizzato di Jaume Aragall i Garriga (Barcellona, 6 giugno 1939), è un tenore spagnolo. Dopo studi a Barcellona sotto la guida di Jaime Francisco Puig, si trasferì a Milano dove studiò con il maestro Vladimir Badiali. Dopo aver vinto nel 1963 il concorso Voci Verdiane a Busseto, nello stesso anno debuttò al Teatro La Fenice di Venezia ne I Lombardi alla prima crociata. Seguirono L'amico Fritz, Cardillac di Paul Hindemith e La bohème al Teatro alla Scala. Nella stagione seguente fu al Teatro Liceu di Barcellona e subito dopo a Budapest, Genova, Palermo, Parma, Napoli, Teatro dell'Opera di Roma, Torino e di nuovo alla Fenice di Venezia. Nel 1966 interpretò Romeo in una memorabile esecuzione de I Capuleti e i Montecchi di Bellini al Teatro alla Scala. Successivamente cantò nei più importanti teatri del mondo, in opere come Lucia di Lammermoor, Madama Butterfly, La favorita, La traviata, Werther, Faust, Tosca, Manon, Don Carlo, Adriana Lecouvreur, Un ballo in maschera, Simon Boccanegra. Il repertorio comprendeva anche opere meno conosciute, come Esclarmonde di Jules Massenet, registrata con Joan Sutherland, e Caterina Cornaro di Donizetti, eseguita con Montserrat Caballé. Ha ricevuto il titolo di Kammersänger alla Wiener Staatsoper e nel 1997 la Medalla d'Or de la Generalitat de Catalunya. Nel 1994 ha fondato il "Concurso Internacional de Canto Jaume Aragall".
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Discografia
Verdi: La Traviata - Pilar Lorengar/Giacomo Aragall/Dietrich Fischer-Dieskau/Berlin Deutsche Oper Orchestra/Lorin Maazel, 1969 Decca
Puccini: Tosca - Chorus of the Welsh National Opera/Dame Kiri Te Kanawa/Giacomo Aragall/Leo Nucci/National Philharmonic Orchestra/Sir Georg Solti, 1985 Decca
John Stanton Shirley-Quirk (CBE; Liverpool, 28 agosto 1931 – Bath, 7 aprile 2014) è stato un basso-baritono inglese. Membro dell'English Opera Group nel 1964-76, ha eseguito la prima di diversi lavori lirici e vocali di Benjamin Britten, registrando questi ed altri lavori sotto la direzione del compositore. Ha anche cantato e registrato una vasta gamma di opere di altri compositori, da Händel a Čajkovskij a Henze. Shirley-Quirk nato a Liverpool e iniziò a cantare nel coro della Holt High School (oggi Childwall Sports & Science Academy). Dopo le lezioni di violino, ricevette una borsa di studio; associò gli studi di chimica e fisica all'Università di Liverpool a quelli di canto con Austen Carnegie. Shirley-Quirk è stato docente di chimica all'Acton Technical College fino al 1957 e ha svolto un ruolo negli eventi che hanno portato alla formazione della Brunel University. In quel periodo riprende gli studi di canto con Roy Henderson. Secondo Imogen Holst, fu durante questo periodo mentre "si guadagnava da vivere come maestro di scuola" che Shirley-Quirk si unì ai Purcell Singers, esibendosi al Festival di Aldeburgh. È stato anche impiegato laico presso la Cattedrale di San Paolo, Londra 1961-1962. Nel 1961 Shirley-Quirk fu il sostituto per il ruolo di Gregor Mittenhofer nella prima britannica di Elegy for Young Lovers di Henze al Festival di Glyndebourne e l'anno successivo fece il suo debutto operistico in Pelléas et Mélisande di Debussy come il Dottore. Nel 1963 prende parte come solista all'Oratorio di Natale di Bach a Ipswich, al quale partecipa Benjamin Britten, che si presenta. Shirley-Quirk si unì successivamente all'EOG (English Opera Group) di Britten nel 1964. Il suo primo ruolo con l'EOG fu quello di creare la parte del traghettatore in Curlew River, seguito dalle prime esibizioni di Canticle IV: Journey of the Magi. Con l'EOG debuttò al Covent Garden nel 1973, creando i molteplici ruoli scritti appositamente per lui in Morte a Venezia, in cui appare come vari antagonisti del personaggio di Gustav von Aschenbach. Debuttò al Metropolitan Opera di New York in quello stesso ruolo l'anno successivo. Fu sempre nel 1974 che cantò nell'Last Night of the Proms in Belshazzar's Feast di William Walton. Con la Scottish Opera ha cantato i ruoli tra gli altri del Conte Almaviva, Don Giovanni, Don Alfonso, Mittenhofer (1970, Festival di Edimburgo), Eugene Onegin e Golaud. Ha creato il ruolo di Gil-Martin in Confessions of a Justified Sinner (1976) di Thomas Wilson. Nell'ampio repertorio di concerti di Shirley-Quirk, è stato particolarmente notato come un eccellente interprete di Friar Lawrence nel Roméo et Juliette di Berlioz, e negli assoli nelle Passioni di Bach, gli Oratori di Handel, La Creazione e Le stagioni di Haydn, Ein deutsches Requiem di Brahms, Il sogno di Geronte di Elgar (che registrò sotto la direzione di Britten) e The Vision of St Augustine di Tippett (che ha registrato sotto la direzione del compositore nel 1971). Nel 1977 Shirley-Quirk creò il ruolo di Lev in The Ice Break di Tippett al Covent Garden. Si distinse anche come interprete raffinato di lieder, melodie e canzoni inglesi.
La vasta discografia di Shirley-Quirk include molti dei lavori di Britten e la Sinfonia n. 8 di Mahler sotto Sir Georg Solti per la Decca e le opere vocali di Vaughan Williams sotto Sir David Willcocks e il coro del King's College, Cambridge per la EMI. Cantò anche nella prima registrazione del Requiem di Delius nel 1968, con Meredith Davies, subito dopo una rara esibizione dal vivo (solo la quinta esecuzione del lavoro in 62 anni) all'Albert Hall con le stesse forze. Tra le sue prime registrazioni della Saga of British songs c'è la prima versione completa (incluso l'Epilogue) di Songs of Travel di Vaughan Williams. La sua arte vocale era nota per la sua qualità "autorevole ma riccamente comunicativa", mentre il dono per i dettagli musicali e verbali di un cantante Lieder naturale e la "levigatezza di teak oliato" della sua voce portava gli ascoltatori "a profonde profondità interpretative". Shirley-Quirk fu nominato direttore artistico associato del Festival di Aldeburgh nel 1982. Dal 1991 è stato membro della facoltà del Peabody Conservatory of Music di Baltimora, MD. Nel 1975 Shirley-Quirk è stato nominato Comandante dell'Ordine dell'Impero Britannico (CBE). Shirley-Quirk si sposò una prima volta con Patricia ("Pat") Hastie, morta nel 1981, poi con l'oboista Sara Watkins, morta nel 1997. Nel 2009 sposò la violoncellista Teresa Perez. Morì di cancro all'età di 82 anni a Bath il 7 aprile 2014.
Robert Tear, CBE, (Barry, 8 marzo 1939 – Hammersmith e Fulham, 29 marzo 2011), è stato un tenore, direttore d'orchestra e insegnante gallese. Si fece conoscere inizialmente cantando nelle opere di Benjamin Britten a metà degli anni '60. Dagli anni '70, fino al suo ritiro nel 1999, la sua principale base operistica fu il Royal Opera House, Covent Garden; apparve con altre compagnie d'opera nel Regno Unito, in Europa continentale, negli Stati Uniti e in Australia. Evitando in generale il repertorio italiano, che non si adattava alla sua voce, Tear divenne noto nei ruoli principali e caratteristici delle opere tedesche, britanniche e russe. Il suo repertorio concertistico era ampio, dalla musica del XVII secolo alle opere contemporanee di Britten, Tippett ed altri. Fu direttore d'orchestra per alcuni anni a partire dalla metà degli anni ottanta, ma si è trovò caratterialmente inadatto. Come insegnante alla Royal Academy of Music era più felice ed era ben considerato da colleghi e allievi. Tear nacque a Barry, Glamorgan, figlio di Thomas Tear, un impiegato delle ferrovie, e di sua moglie Edith, nata Dodds. Come studente alla Barry Boys' Grammar School cantava in un coro della chiesa locale e all'età di sette anni prese parte alla prima produzione della nascente Welsh National Opera, Cavalleria Rusticana a Cardiff nell'aprile 1946. Nel 1957 vinse una borsa di studio corale per il King's College, Cambridge, dove studiò inglese. Il suo biografo Raymond Holden annovera come sue principali influenze universitarie il critico e insegnante F. R. Leavis, lo scrittore E. M. Forster e il direttore d'orchestra David Willcocks. Tear si laureò nel 1960 e si trasferì a Londra. dove nel 1961 fu nominato vicario corale nella Cattedrale di San Paolo. I suoi incarichi nel coro gli lasciarono il tempo di studiare con l'insegnante di canto Julian Kimbell e di cantare con gli Ambrosian Singers. Nel gennaio 1961 sposò Hilary Thomas dalla quale ebbe due figlie.
Tear fece il suo debutto operistico nel 1963 come corista nel The Rape of Lucretia di Britten con l'English Opera Group (EOG); il compositore approvò la performance di Tear e lo invitò a sostituire Peter Pears nella produzione originale di Curlew River al Festival di Aldeburgh nel 1964. Tear poi interpretò Peter Quint in una produzione de Il giro di vite, prima di unirsi a Britten e all'EOG in un Tour di quattro settimane in Unione Sovietica nel settembre e ottobre 1964. Britten scrisse due ruoli pensando alla voce di Tear: Misael in The Burning Fiery Furnace (1966) e il ruolo principale in The Prodigal Son (1968). Per l'EOG Tear creò anche il ruolo di Private Todd in The Grace of Todd di Gordon Crosse (1969) e cantò Arbace (1969) e successivamente il ruolo del protagonista (1973) in Idomeneo di Mozart. Tear non fu mai un membro della cerchia ristretta di Britten; non riusciva a trattare il compositore con la necessaria riverenza, e fu visto come una minaccia alla preminenza di Pears come tenore principale. Quando scelse, nel 1970, di creare il ruolo di Dov in The Knot Garden per la Royal Opera di Michael Tippett piuttosto che apparire nella prima di Owen Wingrave di Britten, divenne uno dei "cadaveri" di Britten, ex colleghi da cui aveva completamente rotto i ponti una volta che erano sopravvissuti alla loro utilità per lui o lo avevano offeso. Continuò ad esibirsi nelle opere e nei concerti di Britten, ma non rivide mai più il compositore. In concomitanza con la sua carriera operistica in via di sviluppo, Tear si costruì una reputazione come cantante da concerto. Nel 1965 debuttò al Festival di Edimburgo, cantando il ciclo di canzoni di Tippett The Heart's Assurance; nello stesso anno fece la prima di cinquantaquattro apparizioni ai Proms, nella Paukenmesse (Missa in tempore belli) di Haydn, diretta da Sir Malcolm Sargent. Il suo repertorio spaziava dalla musica Tudor alle opere più moderne. Tear cantò con molte compagnie d'opera in Gran Bretagna, Europa continentale, Australia e Stati Uniti, ma il suo teatro principale era il Covent Garden. La sua voce venne descritta nel suo necrologio sul Times come "tipicamente britannica: meno espansiva dello stile italiano e con poco del tenore eroico tedesco, ma pura, elegante, flessibile, capace di dolcezza e con al suo servizio una qualità espressiva di fine musicalità e grande intelligenza." L'opera italiana non gli piaceva; le sue rare interpretazioni in quel repertorio furono Malcolm nel Macbeth, Gastone nel La traviata, i ruoli dei personaggi comici del dottor Caius in Falstaff e Alcindoro in La bohème e l'unico ruolo italiano con si legò veramente, l'Imperatore Altoum nella Turandot, che cantò per la prima volta al Royal Opera House nel 1984 e in cui fece la sua ultima apparizione nello stesso posto nel 2009.[9] Al Covent Garden e altrove cantò molti ruoli da protagonista, come Captain Vere in Billy Budd, il ruolo del titolo nel Peter Grimes, Aschenbach in Morte a Venezia, Lensky in Eugenio Onegin, Erode in Salomè, Loge in L'oro del Reno, Belmonte in Il ratto dal serraglio e David ne I maestri cantori di Norimberga. Gran parte del suo repertorio operistico consisteva in ruoli di personaggi, in cui, secondo il Times, "il suo umorismo e le sue acute percezioni umane avevano libero sfogo". Tra questi Monostatos ne Il flauto magico, Don Basilio in Le nozze di Figaro, Jaquino in Fidelio, Spalanzani in I racconti di Hoffmann, Valzacchi in Il cavaliere della rosa e Aegisth in Elettra.
Nel 1980 Tear debuttò come direttore d'orchestra con la Thames Chamber Orchestra alla Queen Elizabeth Hall. Anche se in seguito diresse i London Mozart Players e l'Orchestra del Minnesota, la English Chamber, la London Symphony ed l'orchestra Philharmonia, scoprì di essere caratterialmente inadatto alla direzione, perché la sua natura amichevole e accomodante gli rendeva difficile esercitare l'autorità e la disciplina richiesta da un direttore. Trovò più soddisfazione nel suo ruolo di insegnante; fu il primo titolare della cattedra internazionale di canto presso la Royal Academy of Music, Londra. Lo tenne dal 1987 al 1989 ed fu giudicato un successo dagli studenti e dal personale. Dopo il suo ritiro ufficiale Tear fece un'apparizione in un cameo ai Proms del 2009 come avvocato di Bunthorne in una esecuzione di Patience, diretta da Sir Charles Mackerras, che fu anche l'ultima apparizione ai Proms. Tear morì di broncopolmonite, secondaria al carcinoma dell'esofago, nella sua casa di Hammersmith, Londra, il 29 marzo 2011. Nel settembre dello stesso anno si tenne una funzione commemorativa a St Martin-in-the-Fields, durante la quale letture e canti furono eseguiti da ex colleghi di Tear tra cui Dame Janet Baker, Sir Thomas Allen, John Mark Ainsley, Sir John Tomlinson e Dame Felicity Palmer. Nel 1984 Tear fu nominato CBE. Fu Honorary Fellow del Royal Welsh College of Music and Drama e del King's College, Cambridge. Tear pubblicò due volumi di memorie: Tear Here (1990) e Singer Beware (1995). In un tributo commemorativo, Robert Ponsonby commentò che erano entrambi scritti "in uno stile così strano, così metafisico e così eccentrico da sfidare a volte la comprensione", sebbene la "serietà di Tear e il suo interesse per le cose spirituali (aveva scoperto il buddismo) fossero di per se stesse evidenti, come lo erano nei suoi dipinti e disegni." Tear registrò più di 250 dischi e scrisse nel suo lavoro Who's Who di aver lavorato per tutte le principali case discografiche. I ruoli che cantò sul disco spaziano da Uriel nella La Creazione di Haydn al pittore nella Lulu di Berg, e da Pitichinaccio nei Racconti di Hoffmann di Offenbach a Sir Harvey nell'Anna Bolena di Donizetti. Le sue numerose registrazioni classiche includono esecuzioni di Bach, Händel, Monteverdi, Mozart, Beethoven, Mahler, Bruckner, Stravinskij, Janáček, Wagner e Messiaen. Nel canone inglese ha anche registrato brani di Elgar, Vaughan Williams, George Butterworth e Britten.
Franca Mattiucci (Roma, 1938) è un mezzosoprano italiano. Allieva del tenore Manfredi Polverosi, debutta a Spoleto nel 1963 in Così fan tutte. Ne 1966 appare al Teatro La Fenice di Venezia nella Missa Solemnis di Beethoven, tornando nella città lagunare nel 1968 come La Speranza/Primo pastore ne L'Orfeo al Palazzo Ducale. Nel 1969 esordisce alla Scala in Don Carlo sotto la direzione di Claudio Abbado, ritornando nel teatro milanese fino al 77 in vari titoli, come Aida, Carmen, Il trovatore, Suor Angelica. Frequenta i maggiori teatri italiani, come Napoli, Torino, Palermo Teatro dell'Opera di Roma, Arena di Verona. All'estero appare, tra gli altri, a Vienna, Lisbona, Madrid, Chicago, Buenos Aires. Nel 1987 si ritira dalle scene. Successivamente si dedica all'insegnamento; tra i suoi allievi figurano i tenori Marcelo Álvarez, Stefano Secco e Francesco Meli, il basso Erwin Schrott, il contralto Romina Boscolo. (da Wikipedia, mod.)
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Discografia
1966 La forza del destino (Preziosilla) – Pasquale de Angelis
1966 La rondine (Suzy, Lolette) – Francesco Molinari-Pradelli
1967 Madama Butterfly (Suzuki) – Arturo Basile
1967 Saffo (Climene) – Franco Capuana
1968 La Gioconda (Laura Adorno) – Lamberto Gardelli
1968 Il Trovatore (Azucena) – Thomas Schippers
1969 La Vestale (La gran Vestale) – Fernando Previtali
1971 L'Ormindo (Mirinda) – Renato Fasano
1971 La Gioconda (Laura Adorno) – Bruni Bartoletti
1971 La forza del destino (Preziosilla) – Fernando Previtali
1979 Le serve rivali (Giacinta) – Fernando Mainardi
Leonie Rysanek (Vienna, 14 novembre 1926 – Vienna, 7 marzo 1998) è stata un soprano austriaco. Nata da madre austriaca e padre ceco, in una famiglia di cantanti lirici (il fratello Kurt fu baritono e la sorella Lotte anch'essa soprano), studiò canto nella sua città con Alfred Jerger e Rudolf Grossmann, debuttando nel 1949 a Innsbruck come Agathe ne Il franco cacciatore. Seguì nel 1951 la scrittura alla prima ripresa postbellica del Festival di Bayreuth, con la direzione di Herbert von Karajan, nel ruolo di Sieglinde, che fu uno dei preferiti. Da allora divenne uno dei punti di forza del "nuovo" festival lungo tutta la carriera. Apparve inoltre regolarmente alla Staatsoper di Vienna dalla riapertura nel 1954 fino all'86. Esordì alla Scala nel 1954 e nel 1959 fece un altro debutto fondamentale: quello al Metropolitan Opera di New York in una storica ripresa del Macbeth verdiano, nel quale sostituì Maria Callas.
Nel teatro americano fu presente regolarmente per oltre un trentennio, fino al 1996, in 300 rappresentazioni. Il repertorio abbracciò in primis l'opera tedesca, in particolare il repertorio wagneriano (La valchiria, Tannhäuser, Lohengrin, Parsifal, L'olandese volante) e, in modo ancor più distintivo, quello straussiano (Chrysothemis in Elettra, Salomè, l'Imperatrice ne La donna senz'ombra, Marschallin ne Il cavaliere della rosa), oltre a Fidelio. Fu notevolmente attiva anche nell'opera italiana, prevalentemente verdiana (Macbeth, Nabucco, Un ballo in maschera, Don Carlo, Aida, La forza del destino, Otello), e in alcuni titoli pucciniani (Tosca, Turandot). La carriera fu lunghissima e vide, negli ultimi anni, il passaggio a ruoli di mezzosoprano, come la Contessa ne La dama di picche, Ortrud in Lohengrin, Erodiade in Salomè, Clitemnestra in Elettra, con cui si congedò dal pubblico a Salisburgo nel 1996. (da Wikipedia, mod.)
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Incisioni in studio
La valchiria, con Ferdinand Frantz, Ludwig Suthaus, Gottlob Frick, dir. Wilhelm Furtwängler - HMV 1954
Fidelio, con Ernst Haefliger, Gottlob Frick, Dietrich Fischer-Dieskau, Irgmard Seefried, dir. Ferenc Fricsay - DG 1957
Arianna a Nasso, con Roberta Peters, Sena Jurinac, Jan Peerce, Walter Berry, dir. Erich Leinsdorf - RCA 1959
Macbeth, con Leonard Warren, Jerome Hines, Carlo Bergonzi, dir. Erich Leinsdorf - RCA 1959
Otello, con Jon Vickers, Tito Gobbi, dir. Tullio Serafin - RCA 1960
L'olandese volante, con Giorgio Tozzi, Karl Liebl, Rosalind Elias, George London, Richard Lewis, dir. Antal Doráti - Decca 1960
La valchiria, con Theo Adam, James King, Gerd Niensted, Annelies Burmeister, dir. Karl Böhm - Philips 1967
La donna senz'ombra, con Birgit Nilsson, James King, Ruth Hesse, Walter Berry, dir. Karl Bohm DG 1977
Registrazioni dal vivo
Lohengrin, con Sándor Kónya, Astrid Varnay, Ernest Blanc, Kieth Hengen, Eberhard Waechter, dir. André Cluytens - Bayreuth 1958 ed. Myto/Golden Melodram
La valchiria, con Hans Hotter, Jon Vickers, Josef Greindl, Rita Gorr, dir. Hans Knappertsbusch - Bayreuth 1958 ed. Melodram/Arkadia/Golden Melodram
L'olandese volante, con George London, Josef Greindl, Fritz Uhl, dir. Wolfgang Sawallisch - Bayreuth 1959 ed. Melodram/Opera D'Oro
Don Carlo, con Giulio Gari, Jerome Hines, Robert Merrill, Blanche Thebom, dir. Fausto Cleva - Met 1959 ed. Melodram
Nabucco, con Cornell MacNeil, Cesare Siepi, Eugenio Fernandi, dir. Thomas Schippers - Met 1960 ed. Melodram/Walhall
Un ballo in maschera, con Carlo Bergonzi, Robert Merrill, Jean Madeira, dir. Nello Santi - Met 1962 ed. Nuova Era/Frequenz/Opera Lovers
Tosca, con Flaviano Labò, Gabriel Bacquier, dir. Argeo Quadri - Vienna 1963 ed. HRE
Tosca, con Flaviano Labò, Gabriel Bacquier, dir. Nello Santi - Met 1964 ed. House of Opera
Hildegard Behrens (Varel, 9 febbraio 1937 – Tokyo, 18 agosto 2009) è stata un soprano tedesco. Nata a Varel, in Germania nel 1937 e si è laureata all'Università di Friburgo in Brisgovia come avvocato prima di studiare come cantante, con Ines Leuwen all'Academy Of Music di Friburgo in Brisgovia. Il suo debutto è stato come la Contessa ne Le nozze di Figaro a Friburgo nel 1971 e l'anno successivo divenne un membro della Deutsche Oper Berlin. Il 15 ottobre 1976 ha fatto il suo debutto americano al Metropolitan Opera di New York come Giorgetta ne Il tabarro. Ha iniziato la sua carriera musicale cantando piccoli ruoli alla Deutsche Oper am Rhein di Düsseldorf, dove rimase per sei anni durante i quali ha raggiunto ruoli più grandi. Nella stagione 1975-1976, durante le prove del Wozzeck, fu "scoperta" da Herbert von Karajan, che era allora alla ricerca della sua nuova protagonista di Salomè (opera) e venne convocata a Berlino per un provino per il ruolo. A Karajan piacque e la invitò a cantare il ruolo al Festival di Salisburgo del 1977.
Behrens è stata destinataria di numerosi premi - tra i quali i più alti onori civili dalla Repubblica Federale di Germania (Bundesverdienstkreuz od Ordine al merito di Germania) e dallo stato della Baviera (la Bayerischer Verdienstorden) ed i titoli di Bayerische Kammersängerin e Österreichische Kammersängerin elargiti dal Bavarian State Opera e dal Teatro dell'Opera di Vienna. Nel 1998 ha ricevuto più prestigioso premio musicale della Danimarca Leonie Sonning e nel 1999 il Teatro dell'Opera di Vienna l'ha onorata con il Lotte Lehmann Ring lasciato in eredità a lei dopo il compianto soprano drammatico Leonie Rysanek. Hildegard Behrens è morta a 72 anni per l'improvvisa rottura di un aneurisma aortico a Tokyo, dove aveva frequentato il Kusatsu International Summer Music Fest.
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Discografia e videografia operistica
1977 - Salome (R. Strauss) - Herbert von Karajan: Hildegard Behrens (Salome)
1978 - Fidelio (Beethoven) - Karl Böhm: Hildegard Behrens (Leonora)
1979 - Fidelio (Beethoven) - Georg Solti: Hildegard Behrens (Leonora)
1980 - Der Freischütz (Weber) - Rafael Kubelik: Hildegard Behrens (Ágata)
1981 - Tristan und Isolde (Wagner) - Leonard Bernstein: Hildegard Behrens (Isolde)
1982 - Idomeneo, re di Creta (Mozart) - James Levine: Hildegard Behrens (Elektra) DVD
1985 - Tosca (Puccini) - Giuseppe Sinopoli: Hildegard Behrens (Floria Tosca) DVD
1986 - Guercoeur (Magnard) - Michel Plasson: Hildegard Behrens (Vérité)
Peter Glossop (Sheffield, 6 luglio 1928 – Rousdon, 7 settembre 2008) è stato un baritono inglese. Fu l'unico inglese ad aver cantato i grandi ruoli tragici da baritono di Verdi al Teatro alla Scala di Milano. Proveniva da umili origini nello Yorkshire e riuscì a divenire un interprete di primissimo piano, prima a Londra, poi nei principali teatri d'opera d'Europa e d'America. Peter Glossop è nato nel sobborgo Wadsley di Sheffield, South Yorkshire, in Inghilterra, figlio di Cyril Glossop, dirigente di una fabbrica di posate. È stato educato alla High Storrs Grammar School e fu introdotto all'opera lirica dalla madre Violet, che lo fece entrare clandestinamente nel Lyceum Theatre dove lei lavorava come segretaria. Dopo il Servizio Nazionale, entrò a far parte della Banca nazionale provinciale come impiegato e nel suo tempo libero cantava con la Sheffield Operatic Society. Il suo debutto nel 1949 fu nel doppio ruolo di Coppélius e Dr. Miracle in Les Contes d'Hoffmann. Studiò localmente con Joseph Hislop e Eva Rich e fu finalista nel Grande Caruso Contest del 1952. Si unì al coro del Sadler's Wells Opera lo stesso anno e continuò i suoi studi con Leonard Mosley. Cantò presto ruoli minori per la compagnia e il suo primo ruolo professionale fu Morales nella Carmen nel 1953. Questo fu seguito da Schaunard in La bohème e Silvio nei Pagliacci. Nel 1955 Glossop fu nominato come uno dei cantanti principali della compagnia. Nel corso dei successivi cinque anni cantò la maggior parte dei ruoli principali di baritono verdiani ed era particolarmente noto per il ruolo del protagonista nel Rigoletto e del Conte di Luna ne Il Trovatore.
Nel 1961 Glossop ha vinto la medaglia d'oro al Concorso Internazionale d'opera a Sofia e fu ingaggiato dalla Royal Opera House. Il suo debutto al Covent Garden fu come Demetrio in A Midsummer Night's Dream di Britten's. La sua grande svolta arrivò nel 1964, quando interpretò il ruolo di Rigoletto con un preavviso molto breve e segnò un grande trionfo personale. Altri ruoli per la Royal Opera sono Rodrigo nel Don Carlos, Michele ne Il Tabarro, Tonio nei Pagliacci, Marcello ne La bohème e i ruoli del protagonista nel Don Giovanni, Simon Boccanegra e Rigoletto. Nel 1964 Glossop vinse la medaglia d'oro di Verdi a Parma dopo il suo grande successo al Parma Opera sempre come Rigoletto. L'anno successivo Glossop cantò la parte di Donner nella produzione della Royal Opera House del ciclo dell'Anello wagneriano, sotto Solti e nello stesso anno debuttò al Teatro alla Scala come Rigoletto. Nel 1966 debuttò a Parigi e a San Francisco nel ruolo di Posa in Don Carlo. Nel giugno del 1968 Glossop fu scelto da Herbert von Karajan per cantare il ruolo di Tonio nel suo film sull'opera Pagliacci. Glossop riuscì così bene che Karajan lo scelse per cantare Iago nella sua nuova produzione al Festival di Salisburgo nel 1970. Questo risultò un successo tale, che registrò la sua parte nella registrazione di Karajan, sia audio che e video. Il debutto di Glossop al Metropolitan Opera di New York, avvenne nel 1971 come Scarpia nella Tosca. Ruoli successivi per il Metropolitan Opera sono Don Carlo nella La forza del destino, Mr. Redburn in Billy Budd, Balstrode in Peter Grimes e il ruolo del protagonista in Falstaff e Wozzeck. La sua carriera continuò fino alla metà degli anni 1980 con apparizioni a Londra ed i principali teatri europei e americani d'opera. Il suo repertorio comprendeva anche Don Carlo nell'Ernani, Mandryka in Arabella, Pizarro in Fidelio e il ruolo del protagonista in L'olandese volante e Macbeth.
Alan Blyth su Grove afferma "Anche se non era il più sottile degli attori, le sue interpretazioni sono state sempre realizzate e cantate con trepida convinzione". Commenti fatti altrove dicono che era uno "Yorkshire scatenato" che era stato "benedetto da una forte estensione, voce potente e un temperamento a volte grossolano". "Ha avuto la convinzione di tutto quello che ha cantato, e la sua personalità estroversa migliorava tutti i suoi spettacoli teatrali". "Sul palco combinava un grande coraggio con una potente emissione vocale" . Nel 1955 Peter Glossop sposò Joyce Blackham, un soprano d'opera. Questo matrimonio fu sciolto nel 1977 e nello stesso anno sposò Michelle Amos, una ballerina molto più giovane. Questo matrimonio finì con un divorzio nel 1986. Glossop decise di andare in pensione nel 1986 a seguito di una interpretazione di Sharpless in Madama Butterfly a Los Angeles. Si ritirò in un villaggio nei pressi di Axminster, Devon. In pensione ha fatto qualche lezione di canto e conferenze. Fu nominato dottore di musica onorario dalla Università di Sheffield. Egli era appassionato di jazz e compilò una grande collezione di dischi jazz Dixieland. Verso la fine della vita sviluppò un cancro alla gola. Peter Glossop ha avuto due figlie dal suo secondo matrimonio.Glossop ha effettuato una serie di registrazioni. Tra queste "Macbeth" con Rita Hunter nel 1960, "Billy Budd" diretto dal compositore, e la parte di Choroebus in "Les Troyens" di Berlioz's, diretto da Colin Davis. La produzione del 1964 di "Pagliacci" a Salisburgo fu filmata, come avvenne nel 1970 per quella di "Otello". Nel 2004 Glossop ha pubblicato la sua autobiografia La storia di un baritono Yorkshire.
Josephine Clare Barstow (Sheffield, 27 settembre 1940) è un soprano inglese. Nata a Sheffield, Josephine Barstow ha studiato all'Università di Birmingham e ha fatto il suo debutto sulle scene nel 1964 come Mimì nella tournée de La bohème con la compagnia Opera for All. Successivamente vinse una borsa di studio per perfezionarsi presso il London Opera Centre tra il 1965 e il 1966 e la stagione seguente si affermò sulle scene londinesi cantando Euridice in Orfeo ed Euridice e Violetta ne La traviata al Teatro Sadler's Wells. Nel 1968 firmò un contratto triennale con la Welsh National Opera, per cui cantò i ruoli della Contessa ne Le nozze di Figaro, Fiordiligi in Così fan tutte, Violetta ne La traviata, Amelia in Simon Boccanegra ed Elisabetta in Don Carlo.
Nel 1969 fece il suo debutto alla Royal Opera House come seconda nipote in Peter Grimes e da allora godette di una lunga carriera di successo a Covent Garden che la vide apprezzata interprete di ruoli come Denise nella prima di The Knot Garden, Salome in Salomè, Ellen Orford in Peter Grimes, Elena in Sogno di una notte di mezza estate, Lucia in Cavalleria Rusticana, Leonore in Fidelio, Lady Macbeth in Macbeth e infine la Contessa ne La dama di picche nel 2002. Nel 1977 esordì alla Metropolitan Opera House come Musetta ne La bohème. Nel 1986 fece il suo debutto in Unione Sovietica, dove cantò Tosca nell'opera di Puccini e Lady Macbeth nell'opera di Verdi.
Due anni più tardi cantò nuovamente Tosca accanto a Luciano Pavarotti sotto la direzione di Herbert von Karajan e Amelia in Un ballo in maschera accanto a Placido Domingo sotto la direzione di Georg Solti. Inoltre, fu Mamma Lucia in Cavalleria Rusticana al Teatre del Liceu di Barcellona. La sua carriera è legata soprattutto all'English National Opera, per cui ha cantato Euridice in Orfeo ed Euridice (1967), Cherubino ne Le nozze di Figaro (1968), Jeanne ne I diavoli di Loudun (1973), Violetta ne La traviata (1973), Floria Tosca in Tosca (1976, 1986), l'eponima protagonista in Aida (1977), Leonora ne La forza del destino (1978, 1992), Arabella in Arabella (1980), Leonore in Fidelio (1980), Musetta ne La bohème (1982, 1986), Donna Anna in Don Giovanni (1987), Katarina in Lady Macbeth del Distretto di Mcensk (1987, 1991), Ellen Orford in Peter Grimes (1991). Frequente collaboratrice dell'Opera North, ha cantato per loro Aida (1997), Elisabetta in Gloriana (1993, 1997, 2001), Lady Macbeth in Macbeth (1987), Marie in Wozzeck (1997), la Medea di Cherubini (1996), Tosca, Lady Billows in Albert Herring, Contessa ne La dama di picche e Odabella in Attila.
Con il diradamento della carriera operistica una volta superata la sessantina, Josephine Barstow si è dedicata al musical. Nel 2007 ha cantato il ruolo di Heidi Schiller in un allestimento concertistico di Follies al London Palladium e nel 2017 ha interpretato nuovamente il ruolo in un revival del musical al National Theatre. Nel 2021 è tornata a cantare per l'Opera North in un revival di A Little Night Music.